Otto anni dopo: dall’architettura WordPress al boom dei siti headless
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Nel 2016, al Meetup WordPress di Roma, parlavo di “Modern Gentlemen’s WordPress”, un approccio metodico e strutturato per creare applicazioni WordPress mantenibili e performanti. Guardando indietro, quel talk fu una riflessione sullo stato dell’arte e una guida per affrontare il caos di plugin, temi pesanti e customizzazione spesso inefficiente.
Oggi, a distanza di otto anni, il panorama dello sviluppo web è radicalmente cambiato. Le parole chiave del 2024 sono headless CMS e frontend moderni, con framework come Nuxt3 che dominano la scena. In questa retrospettiva, voglio analizzare cosa è cambiato e come WordPress continui a essere rilevante, ma in modi completamente nuovi.
Il passaggio all'headless CMS
Se nel 2016 WordPress era prevalentemente utilizzato come piattaforma monolitica, oggi si sta affermando sempre più come headless CMS. Questo approccio separa completamente il backend dal frontend: WordPress si occupa di gestire contenuti e API, mentre il frontend viene sviluppato con tecnologie come Nuxt3, React, o Next.js.
Perché scegliere un'architettura headless?
- Performance superiore: Caricamenti più rapidi grazie a frontend ottimizzati per il rendering statico o server-side.
- Flessibilità: Il backend WordPress può alimentare diverse piattaforme (sito web, app mobile, chatbot).
- Esperienza utente avanzata: Un frontend moderno permette di implementare interfacce altamente interattive e dinamiche.
WordPress, con la sua API REST nativa e GraphQL tramite plugin come WPGraphQL, si adatta perfettamente a questo paradigma. Il tuo contenuto rimane centralizzato, ma puoi costruire esperienze utente al passo con le aspettative del 2024.
Perché Nuxt3 è il frontend ideale
Nuxt3, basato su Vue 3, si è affermato come una delle soluzioni più robuste per lo sviluppo di frontend headless. Rispetto al Nuxt2 del 2016, questa nuova versione offre:
- Prestazioni migliorate, grazie a Vue 3 e Vite per il bundling.
- Supporto nativo per il rendering universale, fondamentale per SEO e performance.
- Modularità e scalabilità, con un ecosistema che facilita l’integrazione con CMS, autenticazione e servizi cloud.
Con Nuxt3, puoi costruire siti che combinano il meglio del rendering statico (SSG) e server-side (SSR). Questo lo rende perfetto per e-commerce, blog e applicazioni web avanzate.
Come coniugare WordPress e Nuxt3
Ecco una roadmap per implementare un sito headless con WordPress e Nuxt3:
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Preparare WordPress come CMS headless:
- Utilizza WPGraphQL o la REST API per esporre i dati.
- Ottimizza WordPress per funzionare come API server (disabilita temi e plugin non necessari).
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Costruire il frontend con Nuxt3:
- Configura un’app Nuxt3 per consumare l’API di WordPress.
- Implementa il rendering universale per ottenere un’ottima indicizzazione e prestazioni.
- Integra strumenti moderni per immagini (Nuxt Image) e analytics.
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Deployment:
- Sfrutta piattaforme moderne come Vercel, Netlify, o container su cloud per una distribuzione rapida.
Conclusioni
Dal 2016 a oggi, la filosofia “Modern Gentlemen” ha trovato una sua naturale evoluzione. Oggi non si tratta solo di costruire applicazioni ben strutturate, ma di connettere i migliori strumenti disponibili per offrire esperienze utente eccezionali. Nuxt3 e l’approccio headless sono un esempio lampante di come possiamo adattarci a un web sempre più dinamico.
Se vuoi approfondire questo approccio, ti invito a esplorare il mio boilerplate open source wpacked, che rimane una solida base per chi vuole iniziare a lavorare con WordPress in maniera moderna.
Hai provato a creare un sito headless con WordPress e Nuxt3? Parliamone nei commenti o scrivimi su LinkedIn. Sarebbe interessante confrontarci sulle sfide e sulle opportunità che questa architettura porta nel 2024.