No al Nucleare [si sulla scheda]: il punto di vista di un italiano medio
• 4 minuti di letturaA poco tempo dall'inizio del referendum volevo condividere il ragionamento riguardo il no al nucleare (che sulla scheda dovrà essere espresso con un SI) da parte di un italiano medio, come tanti, io. :)
Mi è capitato di affrontare questo argomento con amici e conoscenti e devo ammettere che si tratta di un terreno più scivoloso di quanto pensassi.
Visto che dire no al nucleare per molti non è la cosa più naturale del mondo (come pensavo io) ho fatto un passo indietro e cercato un po' su internet informazioni sull'argomento in questione per capire da che parte stare.
- piccolo inciso 1 - Ho la sensazione che la maggior parte degli italiani non ha neanche pensato di informarsi o non ha la possibilità/istruzione necessaria a comprendere.
Ma andiamo per gradi:
REFERENDUM ENERGIA NUCLEARE
Al referendum il quesito in questione sarà il numero 3, presentato sulla scheda grigia. Che suono così:
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.
Avete capito? Io all'inizio no, per cui ecco che vi propongo la mia versione in italiano corrente:
"Volete annullare la porzione di legge che prevede la costruzioni di centrali nucleari?"
Tutto il resto è solo il riferimento alla legge, che per altro è risultato di un decreto legge che inizia con disposizioni urgenti, il che nel campo del nucleare mi fa un po' ridere (nel seguito capirete perchè).
- piccolo inciso 2 - il quesito sul legittimo impedimento ti fa capire come funziona la politica. La decisione di costruire centrali nucleari si infila in un testo enorme e pieno di argomenti diversi, quello sull'impedimento si mette in "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza". E non aggiungo altro su questo.
Sicurezza
Mi sento buono. Voglio dare ragione a che è per il si al nucleare e dare per scontato che l'Italia sia in grado di trovare siti opportuni, il consenso delle popolazioni della zona, appaltatori onesti, ingegneri eccelsi, che tutto venga costruito a regola d'arte (non come i vari ospedali che si sbriciolano o ponti che si incrinano dopo 3-4 anni). E' un ragionamento per assurdo, ma mi serve per affrontare il resto dell'argomento, che altrimenti cadrebbe subito.
Inquinamento
Ecco il capitolo più ambiguo. La domanda che mi sono posto è: "una centrale nucleare inquina si o no?" Mi sono fatto questa domanda semplicemente perchè le informazioni a riguardo sono diametralmente opposte.
La risposta è si. Chi è a favore del nucleare fa leva sul fatto che i reattori non producano CO2 (come le fonti di energia basate sui carburanti fossili), dimenticando che l'inquinamento da anidride carbonica (CO2 per l'appunto) non è l'unica fonte di inquinamento. Nella fattispecie una centrale nucleare media produce:
- Rifiuti industriali: 1000 milioni di m3
- Rifiuti industriali tossici: 10 milioni di m3
- Rifiuti radioattivi (totale): 40 mila m3
- Rifiuti radioattivi ad alta attività: 4 mila m3
Avete anche lontanamente idea di quanto siano mille milioni di metri cubi? Io per nulla, e per questo mi sembrano un po' tanti.
Se poi riflettiamo sulle singole voci possiamo ad esempio dire che i rifiuti radioattivi ad alta attività richiedono uno stoccaggio geologico, il che vuol dire a sua volta altri rifiuti dovuti alla perforazione della crosta terrestre per sotterrare questa m... massa enorme.
Quanto costa
Il costo del reattore europeo di III Generazione viene valutato attualmente, nei paesi occidentali, da 4 a 4,5 miliardi di euro.
Inoltre lo smaltimento di ogni componente di scarto costa centinaia di volte il suo peso. Per altro il termine smaltimento è improprio visto che in realtà questi rifiuti non vengono smaltiti ma letteralmente nascosti sotto il tappeto demandando il problema a generazioni future.
In quanto si costruisce
Gli attuali reattori di III Generazione hanno un tempo di costruzione di circa 50 mesi (in Europa, non in un paese dove ci vogliono decadi per una strada). Consideriamo inoltre che le autorizzazioni hanno un iter lunghissimo.
Conclusione (?)
No, perchè ci sono altri mille aspetti da considerare, ed esperti (non di parte) da consultare. Ma questa per il momento mi sembra già abbastanza carne al fuoco. A voi la parola.